Come riconoscere un manipolatore

Manipolatore-Perverso

Il manipolatore è un individuo (può essere uomo o donna) che mette in atto nei confronti dell’altro (in genere una persona debole, dipendente, con bassa autostima) una manipolazione psicologica. Si tratta di una delle forme che può assumere la violenza, una violenza psicologica, una delle più dolorose, subdole e difficili da riconoscere e gestire.

Chi è davvero il manipolatore?

Il manipolatore spesso è un narcisista, ma può anche assumere un atteggiamento manipolatorio meno riconoscibile. E porsi come un individuo debole, bisognoso, passivo, sfruttare la propria presunta debolezza per ottenere dall’altro ciò che desidera.

Il manipolatore è un individuo che non è in grado di leggere e comprendere l’altro. Si occupa prevalentemente di se stesso, e percepisce l’altro solo in funzione della soddisfazione dei propri personali bisogni. Questo non esiste come individuo a sé, di cui avere rispetto, e con delle proprie necessità, non lo vede come tale, ma solo come qualcuno da cui ottenere validazione, dando molto poco in cambio.

In tutto ciò il manipolatore è estremamente ambivalente ed è proprio questo che lo rende tanto desiderabile, e allo stesso tempo rende difficile riconoscerlo. Diciamo che confonde l’altro dandogli delle briciole per poi chiedere molto di più.

Perché lui è anche capace di far sentire bene la propria vittima, di farla sentire amata, la più importante, per poi un momento dopo farla precipitare nel più buio e desolante abisso. Perché fondamentalmente per lui l’altro non esiste, e non è in grado di entrare realmente in una relazione. Questo è solo uno specchio su cui si riflette, quindi l’unica cosa che può fare è limitarsi a prendere.

Può a volte anche divenire cattivo, ed estremamente squalificante, dire bugie mascherate da finte verità, colpevolizzare e portare nel tempo la propria vittima a perdere sempre più consapevolezza della propria efficacia e valore. Ed è proprio questa la violenza psicologica che in modo molto sottile il manipolatore narcisista può mettere in atto.

Questo fondamentalmente non sa entrare davvero in una relazione, e quindi si limita solo a pretendere, e a fare ciò che lo fa stare bene come se ci fosse solo lui, senza preoccuparsi dei sentimenti e delle necessità della propria vittima.

Tutto ciò rafforzato dal fatto che chi cade in questa trappola, tende già di per sé ad essere una persona debole e con poca autostima. E quindi purtroppo maggiormente in balia di questo gioco perverso.

Il manipolatore può anche oscillare tra due condotte opposte, una più aggressiva, volta a criticare e svalutare apertamente. Una più subdola dove si pone in modo passivo e debole. Dove prevalgono: la menzogna, la deresponsabilizzazione, la colpevolizzazione, il confondere e invalidare l’altro. Entrambe strategie volte a distruggere l’autostima della vittima.

La sensazione che ha chi è in balia di un manipolatore, è il senso di confusione e soffocamento legata al fatto di non sapere più cosa è vero da cosa non lo è, cosa è giusto da cosa non lo è, insinuazioni, critiche, dubbio, svalutazione. In un escalation continua verso il basso, nella quale l’autostima della vittima già di per sé fragile, viene pian piano sempre più compromessa.

Quali sono i segnali che indicano la manipolazione?

1. Vi fa sentire in colpa per tutto

La manipolazione inizia quasi sempre con il senso di colpa. Se il vostro partner vi fa sentire in colpa per tutte le vostre azioni e decisioni, anche se non avete sbagliato, probabilmente sta tentando di generare in voi un senso di colpa. Queste persone sono degli specialisti nel rivoltare qualsiasi situazione per farvi sentire responsabile. Inoltre, in molti casi, si aggrappano all’amore, vi dicono che lo fanno per il vostro bene. Tuttavia, l’amore non ha a che vedere con la colpa, non equivale a rimproveri e critiche costanti. Pertanto, questa relazione non sta andando bene e non vi fa sentire una persona felice e soddisfatta.

2. Proietta le sue insicurezze su di voi
I manipolatori proiettano spesso le loro insicurezze su altre persone, così possono controllare come reagiscono a queste “debolezze”. Per esempio, una persona può dirvi che dal momento che è stata ingannata in passato, non vuole che usciate da soli con i vostri amici. Così, proietta su di voi le sue insicurezze e, facendo appello alla vostra comprensione, restringe la vostra libertà. Molti manipolatori si scusano dicendo che gli dispiace per il loro comportamento, ma che avevano paura di essere abbandonati. In questo modo ottengono che il partner perdoni i loro errori. Tuttavia, teniamo a mente che c’è una linea sottile tra la considerazione la comprensione e la manipolazione emotiva. Non lasciate che qualcun altro vi scarichi sulle spalle le sue insicurezze.

3. Vi fa dubitare delle vostre capacità
Una strategia preferita dai manipolatori è quella di togliere agli altri la sicurezza e la fiducia in se stessi. Una volta che avete fatto entrare la persona nel vostro mondo interiore, conoscerà i vostri punti deboli e non esiterà ad usarli contro di voi, per minare la vostra autostima. Questa persona ha sempre le migliori intenzioni, ma non perde occasione per mettere in evidenza i vostri errori o dire che avreste potuto fare di meglio. Così finisce per convincervi che non siete abbastanza bravi. A questo punto prende le redini del rapporto e decide per voi. Ovviamente, quando iniziate a cedere, perdete ogni potere decisionale, è come se metteste le redini della vostra vita nelle sue mani. Tuttavia, ricordate che una delle funzioni della coppia consiste proprio nel sostenersi l’un l’altro, aiutandosi a crescere mutuamente.

4. Vi da la responsabilità delle sue emozioni
I manipolatori agiscono spesso in modo ironico; cioè, sprecano molto tempo a cercare di dimostrarvi che non potete pensare da soli e quindi vi responsabilizzano delle loro emozioni. Così, se il vostro partner si sente triste o arrabbiato, è probabile che la colpa sia vostra perché probabilmente avete fatto qualcosa di sbagliato. Ovviamente, vivere su questa “montagna russa” emotiva non è salutare per l’equilibrio psicologico. La persona manipolata prova la sensazione di camminare su di un cristallo fragile, sempre sul punto di rompersi. Naturalmente, un rapporto che vi faccia sentire così male non vale la pena di essere vissuto.

5. Vi fa pensare che desiderate quello che lui/lei vuole
Quando inizia una relazione di coppia, è normale che entrambi si debba cambiare alcune delle proprie abitudini per costruire una vita insieme. Ma ciò che non è normale è che i bisogni ei desideri di una delle due persone vengano completamente trascurati. Se in una relazione si prendono in considerazione solo le opinioni ei desideri di una persona, è perché la manipolazione da parte di uno dei due ha avuto successo. Naturalmente, questo accade in modo subdolo, non viene quasi mai imposto. Il manipolatore è molto abile a far credere che la cosa migliore per entrambi è fare quello che lui/lei vuole. Quindi, se ad un certo punto nel rapporto ci si rende conto che le vostre esigenze, sogni e progetti non vengono presi in considerazione, è giunto forse il momento di riconsiderare il rapporto di coppia.

Cosa potrebbe fare la vittima per uscirne?

Innanzitutto imparare a riconoscere il gioco perverso di cui è parte integrante, imparare a mettere dei chiari confini e farsi rispettare. Per poter arrivare a tale risultato occorrerà un lavoro finalizzato ad aumentare l’autostima, rafforzare la propria dimensione personale ed il riconoscimento e rispetto dei propri bisogni.

Cosa potrebbe fare il manipolatore?

Lui dovrebbe essere disposto (ma difficilmente lo farà) a mettersi in discussione e capire che non è in grado di entrare davvero in relazione. Imparare a leggere l’altro come un individuo che esiste fuori da sé, e di cui è giusto avere pieno rispetto. Imparare a chiedere in modo più adeguato senza usare l’altro.

Di una cosa dobbiamo essere consapevoli, entrambe queste figure hanno delle difficoltà. Sia chi più o meno consapevolmente accetta di interpretare il ruolo della vittima, perché senza questo tale gioco perverso non potrebbe esistere, che il manipolatore stesso.

Entrambe hanno bisogno di fare un lavoro su delle proprie specifiche lacune, che consentano ad uno (il manipolatore), di imparare ad entrare in relazione nel rispetto dell’altro, e non solo come qualcuno da usare.

E alla vittima di divenire più consapevole dei propri bisogni, e del proprio valore. Di imparare ad amarsi di più per entrare finalmente in un rapporto sano, dove poter anche ricevere ciò di cui ha pieno diritto, e non solo dare.

Nessuno dei due sa entrare davvero in relazione, quindi entrambe hanno bisogno di essere sostenuti e guidati per poter ritrovare se stessi, e l’altro. Un serio percorso di terapia può aiutare entrambe a fare ordine e rafforzare le rispettive lacune, per poter godere di relazioni gratificanti.

 

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